Inchiesta Mare-Monti: ancora un rinvio, si torna in aula il 9 aprile

TERAMO – Ennesimo rinvio oggi a Pescara per il processo riguardante la realizzazione della S.S. 81 (Mare-Monti), che conta tra gli undici imputati l’attuale presidente della Regione Luciano D’Alfonso, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto. D’Alfonso, che e’ accusato di falso e truffa, e’ imputato in qualita’ di ex presidente della Provincia di Pescara. Il Tribunale collegiale ha rinviato l’udienza al 9 aprile prossimo per problemi legati alle notifiche nei confronti di due societa’ responsabili civili da parte della Provincia di Pescara, parte civile nel processo. Nello specifico, non sono stati rispettati i termini di legge di venti giorni tra le notifiche e l’udienza di oggi. Pertanto bisognera’ procedere al rinnovo delle notifiche. Le altre persone imputate sono il progettista della strada Carlo Strassil, arrestato il 19 aprile 2010; l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, responsabile del procedimento (coinvolto nell’inchiesta sulla ‘cricca’ del G8 della Maddalena); Valeria Olivieri, commissario straordinario; Cesare Ramadori, del cda della Toto; Paolo Lalli, direttore dei lavori; Michele Minenna, dirigente Anas; Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di Pescara di valutare l’incidenza ambientale della variante. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, truffa aggravata, falso ideologico, concussione. Per l’accusa l’appalto sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso per l’impresa Toto. Nel corso della prossima udienza saranno ammesse le prove.